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Santi Ilario e Taziano |
Località: Gorizia |
Decanato: Gorizia |
Stazione curata / status giuridico: Chiesa metropolitana (dal 1752); la piu' antica stazione curata di Gorizia, fu eretta a sede plebanale nel 1450; dal 1574 chiesa arcidiaconale, fino al 1785 unica parrocchia della citta'. |
Data edificazione: 1334 (1365?), con successivi rimaneggiamenti. |
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Entità e cause del danneggiamento: La cattedrale fu colpita da bombe di aeroplano il 21 giugno 1915, e, successivamente, da colpi di artiglieria di piccolo e grosso calibro il giorno della presa italiana di Gorizia (8 agosto 1916), che provocarono il crollo del soffitto (affrescato nel 1702 da Giulio Quaglio o Quaglia, esteso 250 m²), danneggiando la pavimentazione della navata centrale e circa metà del presbiterio, incluso l’altare maggiore, ridotto in pezzi che furono salvaguardati. Distrutta anche parte degli affreschi a ridosso dell’abside, opera recente del pittore viennese Theophil Justus Melicher. Il campanile, soprattutto la parte superiore, fu gravemente danneggiato, come pure la sacrestia posta tra l’abside e la zona basamentale della torre campanaria. Altri episodi
deterioranti
si verificarono nel settembre 1917. |
Riparazione / ricostruzione: Dopo alcuni interventi di messa in sicurezza e riparazione parziale, attuati tra il maggio 1918 e l’estate del 1923, il governo italiano assunse l’incarico dei lavori di restauro, avviati nel maggio 1924 e conclusi nel giugno 1929. Gli esterni sono stati eseguiti sulla base dei disegni dell’architetto triestino Edoardo Caraman (1924) che si ispirò a Fabiani, mentre l’apparato decorativo degli interni, l’ampliamento del presbiterio, il trono arcivescovile, il soffitto della cappella del tesoro erano opera del decoratore romano Francesco Grossi; il pittore udinese Enrico Miani fu l'autore degli affreschi del soffitto del presbiterio (1929). Gli stalli dei canonici furono eseguiti dalla ditta Umberto Fior di Udine (1928-29), con inseriti i 12 pannelli opera di Giuseppe Bernardis (1830 c.ca). Gli altari laterale risistemati in numero di 12 (4 in meno rispetto all’anteguerra); la pila dell’acqua santa collocata nel 1929 era già battistero della parrocchiale di Piazzutta. La spesa complessiva assunta dallo Stato ammontava a lire 1.743.782,54, fatta eccezione per l’indennizzo danni di guerra ottenuto per i beni mobili. Furono successivamente raccolti altri fondi pubblici destinati al completamento di altri lavori artistici, per un totale di 90.000 lire, mentre non andò a buon fine il progetto di affresco della navata centrale e dell’arco trionfale.
[documento con narrazione estesa]. |
Dimensione: Altezza 12 m.; lunghezza: 43 m.; larghezza: 22 m. La facciata volge a sud ovest. |
Inaugurazione / nuova consacrazione o benedizione: fu inaugurata ufficialmente con cerimonia civile il 28 ottobre 1928 (annuale della marcia su Roma) ma fu consacrata nel corso del solenne pontificale celebrato dal principe arcivescovo di Gorizia mons. Francesco Borgia Sedej il 24 giugno 1929.
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Campane e campanili: La cuspide piramidale del campanile fu ricostruita come nell’anteguerra, a differenza della cella campanaria, dotata di bifore sui quattro lati. Le sei campane storiche furono salvaguardate. [documento con narrazione estesa]. |
Inventari ed elenchi: Stato patrimoniale ed economico della chiesa metropolitana dei ss. Ilario e Taziano di Gorizia , redatto da mons. Ignacij Valentinčič il 20 dicembre 1929; Inventario della chiesa metropolitana (…) riguardo oggetti preziosi, artistici e storici per l’anno 1929 (Valentinčič, 31 dicembre 1929); Elenchi ed inventari della Arte Sacra (stato 1929 – 1932). |
Riferimenti archivistici. |
ACAG , Archivio del Capitolo Metropolitano di Gorizia, b. 112, f. 112.1. |
ACAG , Parrocchie italiane, Beni parrocchiali, 6, Inventari – Stralci, f. 1, “Gorizia – Duomo”. |
http://www.gorizia.chiesacattolica.it/curia/cancelleria/archivio-storico/ |
ASGO , Commissariato Civile di Gorizia 1919-1923, b. 12, f. 60. |
ASGO , Commissariato Civile di Gorizia 1919-1923, b. 31, f. 189. |
http://www.archiviodistatogorizia.beniculturali.it/il-patrimonio/fondi-amministrativi/commissariato-civile-di-gorizia-1919-1923 |
ASGO , Prefettura di Gorizia (dal 1927), b. 333, f. 1214 (pos. 1-10-3 ; 1924-29). |
http://www.archiviodistatogorizia.beniculturali.it/il-patrimonio/fondi-amministrativi/prefettura-di-gorizia-1927-1988-inventari |
Riferimenti bibliografici e sitografia. |
L. PLANISCIG, Denkmale der Kunst in den südlichen Kriegsgebieten: Isonzo-Ebene, Istrien, Dalmatien, Südtirol, Wien, Schroll, 1915, pp. 30-33.
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A. GNIRS, „Die Denkmlapflege an der österreichischen Isonzofront in der Zeit des Italienisches Feldzuges 1915-1918“, in Kunstschutz im Kriege; Berichte über den Zustand der Kunstdenkmäler auf den verschiedenen Kriegsschauplätzen und über die deutschen und österreichischen Massnahmen zu ihrer Erhaltung, Rettung, Erforschung, in Verbindung mit Gerhard Bersu [et al.] Hrsg. von P. CLEMEN, Leipzig, Seeman, 1919, p. 13. |
COMMISSARIATO PER GLI AFFARI AUTONOMI DELLA PROVINCIA DI GORIZIA E GRADISCA, Relazione sull’attività svolta nel triennio 1918-dicembre 1921, Vol. I., P. I-IV, Gorizia, Tipografia sociale, 1922, p. 107. |
A. GAIFAMI, La Ricostruzione del Duomo di Gorizia, estratto da «Ingegneria», (dicembre 1925), n. 12, pp. 3-10. |
A. MORASSI , “Gorizia”, in Guida del Friuli: Gorizia con le Vallate dell'Isonzo e del Vipacco, 5, a c. di M. GORTANI, Udine, Del Bianco, 1930, pp. 268-270. |
M. POZZETTO, Max Fabiani, Trieste, MGS Press, 1998, cat. n. 173 a p. 246 e cat. n. 279, pp. 306-307. |
Guida artistica del Friuli Venezia Giulia, a c. di G. BERGAMINI, Maniago, IPF, 1999, p. 544. |
Il Duomo di Gorizia , testi di S. TAVANO , Guide storiche e artistiche del Goriziano, 5, Gorizia, Istituto di storia sociale e religiosa, 2002, p. 63. |
G. TAVIAN, "Gli stalli dei canonici nel Duomo di Gorizia", in «Borc San Roc» 26 (novembre 2014), pp. 20-29. |
http://cattedrale.arcidiocesi.gorizia.it/parrocchia/spip.php?rubrique66 |
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