San Giusto Martire
Località: Piedimonte (del Calvario) - Podgora
Decanato: Lucinico - Ločnik
Stazione curata / status giuridico: Chiesa vicariale (dal 1824)
Data edificazione: 1768 (Moschetti; ACAG: 1690, ampliata nel 1820)
 
Photogallery
Entità e cause del danneggiamento: Posta alle falde del Podgora, uno dei teatri delle prime settimane di guerra nel 1915, la chiesa fu gravemente danneggiata dai colpi di artiglieria (bombardamento, fucileria) che sfondarono il tetto della navata in contiguità all’arco trionfale. L’abbandono e le intemperie aggravarono lo stato di degrado. Gli altari, invece, non subirono danni rilevanti, perdendo l’altar maggiore la cimasa. Le pale andarono perdute.
Riparazione / ricostruzione: Gli ultimi giorni di dicembre 1919 il principe arcivescovo di Gorizia mons. Sedej chiese alla Direzione del Genio Militare di riparare alcune chiese distrutte o danneggiate, tra cui Podgora, da restituire alla condizione prebellica. A fine novembre 1922, il curato don Trdan chiese ed ottenne dalla Pretura di Gorizia che la perizia giurata del danno di guerra fosse affidata all’architetto Pietro Venuti, il quale redasse il documento il 25/27 gennaio 1923, prevedendo una stima di 64.158,66 lire (di cui 18.005,42 di valore del fabbricato allo stato postbellico). Nella primavera del 1924 il governo concesse il risarcimento, che fu impiegato nella ricostruzione della chiesa ad opera dell’amministrazione parrocchiale (progetto redatto dall'architetto Sbrizaj), per un costo complessivo di 225.500 lire. Il progetto fu approvato dall’Ufficio Belle Arti. Fu rifatta quasi del tutto la muratura, il soffitto e riacquistato l’intero mobilio perduto a causa degli eventi bellici.
Dimensione: Altezza: 18 m.; lunghezza: 36 m.; larghezza: 11 m.
Inaugurazione / nuova consacrazione o benedizione: la chiesa fu riaperta solennemente al culto giovedì 1 ottobre 1924, per mano del principe arcivescovo di Gorizia mons. Sedej.
Inventari ed elenchi: Stato patrimoniale ed economico della chiesa parrocchiale di s. Giusto di Piedimonte del Calvario , redatto dal parroco don Stanislao Stanič il 18 novembre 1929.
Note: Segnala Moschetti che prima della guerra esistevano altre tre chiesette nei dintorni, di cui una gotica, nessuna delle quali è stata poi ricostruita.
Riferimenti archivistici.
ACAG, Parrocchie italiane, Beni parrocchiali (inventari e stralci), b. 9, f. 1. (Piedimonte del Calvario - Podgora).
http://www.gorizia.chiesacattolica.it/curia/cancelleria/archivio-storico/
ASGO, Pretura di Gorizia, b. 279, f. 361, pr. NC II 251/22.
http://www.archiviodistatogorizia.beniculturali.it/il-patrimonio/fondi-giudiziari/pretura-di-gorizia-bb-444-e-regg-141-1922-1940-inventari
ASTS, Genio Civile, b. 153, f. III e 2 a (1919).
http://www.astrieste.beniculturali.it/index.php?it/144/patrimonio-documentario
Riferimenti bibliografici e sitografia.
«Goriška straža», n. 75, (29 settembre 1924), p. 5.
A. MOSCHETTI, I danni ai monumenti ed alle opere d’arte nelle Venezie nella guerra mondiale 1915-1918, IV, Venezia, Ferrari, 1931, p. 54.
M. BELLETTI, A. JAKONCIC, Podgora Piedimonte, Gorizia, 1989, p. 237.
Concordia et Pax - Copyright 2016 - Tutti i diritti sono riservati - Privacy - Cookies Policy